La Teoria del Lutto di Freud: Un Viaggio nella Perdita e nella Ricostruzione del Sé
La Teoria del Lutto di Freud esplora la perdita non solo come un evento doloroso, ma come un processo complesso che investe la nostra identità e il nostro mondo interiore. Freud vede il lutto come un’esperienza che riguarda non solo la perdita di una persona cara, ma anche l’inevitabile impatto che questa assenza ha su chi rimane. Nel lutto, non perdiamo solo una persona amata, ma anche una parte di noi stessi che quella persona rappresentava. Un maestro, un amico, un mentore o una figura carismatica possono diventare elementi centrali del nostro mondo interiore. Quando se ne vanno, ci lasciano con una ferita aperta, una sensazione di mutilazione che colpisce profondamente il nostro senso di identità.

Il Dolore Come Processo Inevitabile
Di fronte alla perdita, il dolore è inevitabile. La sofferenza fa parte del processo naturale di elaborazione del lutto, negarla o reprimerla può generare reazioni problematiche, come la mania o la negazione. Esprimere il dolore, riconoscerlo, è fondamentale. In un mondo che spesso ci dice che “la vita deve continuare”, è umano e giusto ammettere che stiamo soffrendo, accogliendo la sofferenza come una parte necessaria del processo di guarigione.
Superare il dolore non significa cancellarlo; significa integrarlo. Per gli esseri umani, il superamento del lutto richiede tempo, spesso molto più di quanto accade negli animali. La psicologia del lutto, come suggerito dal DSM-5, considera normale un periodo di due anni per una reazione completa. È necessario un tempo congruo, in cui non solo il dolore non viene negato, ma diventa parte della propria storia emotiva.
L’Incorporazione dell’Oggetto Perduto
Nella Teoria del Lutto di Freud, una delle modalità per affrontare la perdita è l’incorporazione dell’oggetto perduto. Questo non si riduce a una mera memoria; è una sorta di introiezione dell’essenza della persona amata. Alcuni tratti caratteriali, un’allegria, un atteggiamento o una passione della persona perduta continuano a vivere dentro di noi. Questo processo ci permette di tenere viva quella persona, facendola parte del nostro stesso essere. Sebbene non sostituisca la presenza fisica, offre un conforto e una forma di continuità.
La Funzione dell’Identificazione
L’identificazione è un altro aspetto chiave nel superamento del lutto secondo Freud. Attraverso il ricordo e l’identificazione, manteniamo viva l’influenza della persona perduta. È come se continuassimo a camminare insieme a lei, anche se solo attraverso ciò che ha lasciato dentro di noi. Questa capacità di identificazione aiuta a rallentare il tempo e a ridurre l’intensità della sofferenza.
Per molte persone, questa fase di identificazione è essenziale, specialmente in casi di separazioni o abbandoni sentimentali. Si manifesta, ad esempio, quando una persona vive una rottura e sente che, insieme al partner che se ne va, perde anche tutto ciò che di buono c’era in quella relazione. In questi casi, la persona non riesce a introiettare quei ricordi positivi, a farli propri. Al contrario, sente un vuoto che sembra portarsi via anche una parte della sua identità.
Raccontare la Storia della Perdita
Un passaggio essenziale nel processo di elaborazione del lutto è la narrazione degli eventi. Raccontare la storia della perdita è un modo per dare un senso a ciò che è successo, per comprenderne le cause e gli effetti. Questo processo non è solo una ricostruzione meccanica dei fatti, ma un modo per cogliere la complessità dell’evento e imparare da esso. Secondo la Teoria del Lutto di Freud, il superamento richiede la capacità di rileggere il passato e rivederne gli aspetti significativi, così da evitare che rimangano solo tracce labili e passeggere.
Molte persone, dopo una perdita, scelgono di ignorare o banalizzare l’evento, come se fosse qualcosa di transitorio, una casualità. Tuttavia, la narrazione aiuta a conservare le tracce della persona amata dentro di sé, evitando che si dissolvano senza lasciare una vera impronta.
La Complessità del Lutto e la Ricostruzione di Sé
Il discorso freudiano suggerisce che il lutto non può essere superato senza un processo di introiezione dell’essenza della persona perduta. La Teoria del Lutto di Freud non si limita a un semplice “lasciar andare”, ma invita a rimettere insieme i pezzi del sé che sono stati scossi dalla perdita. Attraverso il ricordo e la narrazione, ci appropriamo di alcuni aspetti della persona perduta, trasformandoli in parte di noi stessi.
In Conclusione: La Teoria del Lutto di Freud
In conclusione, secondo Freud:
- Il lutto è una perdita che lascia una ferita profonda.
- Questa perdita può rappresentare una ferita narcisistica, poiché perdiamo una parte di noi stessi.
- Per guarire, è necessario ricostruire ciò che abbiamo perduto e far vivere quella persona in noi attraverso i ricordi.
Questa è la sfida e la bellezza del lutto: accettare la sofferenza, trasformarla e permettere alla persona amata di continuare a vivere attraverso il nostro ricordo e la nostra identificazione.
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